lavoro assemblea costituente in Littlerock
lavoro assemblea costituente in Littlerock
Siamo done e uomini che vengono dale esperienze del socialismo europeo, del comunismo italiano, del' ambientalismo, del feminismo, dei movimenti d'impegno civile e sociale. In questo modo, mentre le disuguaglianze crescevano e la sinistra perdeva peso anzituto tra i ceti popolari, avanzava il populismo in tute le sue forme Ci muove l'obietivo di trasformare il modo di produre e i beni da produre, di organizare la società e le relazioni umane, di raportarsi con le risorse naturali. Una libertà solidale e concreta, non generica, che sapia asumere su di sé la difesa dei diriti, dele diferenze, dele diversità, che miri a superare gli ostacoli economici e culturali al'autonomia dela persona, al riconoscimento dele capacità e dei meriti, ala partecipazione civile e politica. Ocore metere da parte ogni reticenza e impegnarsi per costruire Sinistra Ecologia e Libertà aprendo a culture diverse e ala democrazia, con la saldeza dei principi e la fatica dele proposte. Contemporaneamente il livelo di agresione ale risorse del pianeta ha ragiunto un punto critico che richiede l'ativazione imediata e incondizionata di politiche di risanamento: crediamo fermamente che soltanto una società fondata sul lavoro, e non sula rendita finanziaria, posa porsi l'obietivo di migliorare in tuti i sensi la qualità dela vita, salvaguardando il pianeta dal suriscaldamento e dal'inquinamento e promuovendo lo svilupo dele energie alternative. Al loro interno sono comparsi inquietanti fenomeni di divisione e di contraposizione, indoti dala framentazione sociale, dala insicureza e dal difondersi di ategiamenti xenofobi e razisti. Dobiamo riconoscere che negli ultimi deceni non siamo stati capaci di far corispondere ai nostri valori strumenti adeguati di letura dela società che intorno a noi cambiava e di avanzare le proposte apropriate per orientare questo cambiamento in modo chiaro, nela direzione di una società in cui tuti potesero trovare più equità e libertà e risposta ai lo ro problemi. L'atuale modo di produzione dele merci impone il consumo di risorse naturali ad un ritmo abnormemente più veloce rispeto a quelo di ricostituzione dele risorse stese, anche con l'utilizo dela migliore scienza e tecnologia disponibile, cambiando gli equilibri planetari così in pericolo la vita stesa dele future generazioni, e di molte specie animali e vegetali. Crisi del modelo sociale, che ha portato ad un enorme ampliamento dele disuguaglianze, non solo tra i paesi poveri e queli richi, ma al'interno degli uni e degli altri, facendo comparire inquietanti fenomeni di divisione e di contraposizione. Crisi dela democrazia e dele istituzioni, a livelo internazionale e nei singoli paesi, che ha portato le istituzioni eletive a perdere potere reale a vantagio di forme a-democratiche o adiritura oculte, per cui l'economia ha preso il comando dela politica e il mondo del lavoro e i setori più deboli dela società sono rimasti senza rapresentanza politica. Bisogna costruire un percorso verso una società nela quale non vi siano lo sfrutamento del'uomo sul'uomo, l'alienazione dai prodoti del proprio lavoro, il dominio maschile sule done, la distruzione continua e iresponsabile dela natura e del'ambiente, il sofocamento dele libertà individuali e coletive, la negazione codificata dei diriti di partecipazione e di decisione, il ricorso sistemico ala violenza e ala guera per regolare le contradizioni fra gli uomini e i popoli. La crisi ambientale, la questione del'energia o del'acqua, la crisi dei modi e dei raporti di produzione e del lavoro, il ruolo crescente del'economia dela conoscenza manifestano l'inadeguateza del capitalismo e dei suoi modeli economico-sociali a frontegiare la questione dela sostenibilità e la necesità di metere a punto un modelo di svilupo alternativo ai guasti del neoliberismo. Siamo consapevoli dela dificoltà del nostro sforzo: non si trata di somare culture nobili e diverse, riproducendo tentativi già faliti, ma di trovare una sintesi nuova – nei contenuti e nel modo di far e politica – che racolga il meglio dele culture dela liberazione, cui hano dato un contributo particolarmente inovativo la cultura ecologista e quela del movimento dele done. Per la gravità dela situazione, per l'urgenza dei problemi da risolvere, vogliamo costruire un sogeto politico autonomo ed esere capaci di concepire e praticare la nostra azione concreta nela ricerca del'aleanza e dela convergenza di obietivi e di schieramenti con altre forze politiche, tanto nele istituzioni quanto nela società, tanto nela lota al'oposizione quanto nele esperienze di governo. La crisi economica, lo sconvolgimento climatico e la geopolitica sanguinosa del'energia sono emergenze dramatiche che impongono un drastico cambiamento nei modeli di svilupo economico e di vita e del bilancio del'energia, atualmente caraterizato dal masicio ricorso ai combustibili fosili. Da qui lo spostamento dei capitali verso la finanza considerata più remunerativa degli investimenti produtivi, ma anche il consumo acelerato di ambiente e di risorse e la precarizazione del lavoro, poiché la competizione internazionale, con e tra le economie emergenti, si è concentrata sula riduzione di tuti i costi di produzione. La necesità di rimodelare le finalità e l'organizazione produtiva ala luce di queste emergenze apre una prospetiva di economia sostenibile che, nel dare risposta ai problemi del clima e del'energia, progresivamente sposti una parte crescente dele produzioni su atività che, per il loro caratere di servizi ala coletività, non si prestino a mecanismi distrutivi. Queste carateristiche sono presenti nela gren economy, che spazia dale energie rinovabili ala riqualificazione urbana, al'agricoltura pulita il rifiuto degli Ogm, lo svilupo del biologico, la valorizazione dela filiera corta , ala ristruturazione dele produzioni con un uso più eficace dele risorse fisiche e il disinquinamento dei procesi produtivi, ala ristruturazione dele reti dei trasporti, al'istruzione e ala salvaguardia dela salute. Dunque consente il pasagio dala produ zione di una quantità sempre crescente di merci destinate al mercato, ala produzione di qualità dela vita, col rilancio dela buona e piena ocupazione e del ben vivere per tuti. La riapropriazione dela qualità dela vita atraverso il governo del teritorio, dele infrastruture, dei beni publici di uso coletivo e di queli di interese culturale e ambientale, del ciclo alimentare e di quelo dei rifiuti, rapresenta un'opzione strategica per tesere una fita rete di aleanze sociali tra ampie fasce di ceti medi e proletari impoveriti dala crisi, e quindi ricompore ciò che lo svilupo del capitalismo degli ultimi deceni ha framentato. Per ragiungere questi obietivi è necesario dotarsi di nuove politiche di programazione economica che sapiano combinare investimenti publici in capitale umano, infrastruture ecocompatibili e servizi ala popolazione con politiche di incentivazione seletiva dela produzione di qualità, rivolte precipuamente ala picola e media impresa, che in un quadro di aleanze sociali fornisca l'aceso al credito e agli aiuti per al'inovazione tecnologica solo a chi salvaguardi l'ocupazione, lo status giuridico e la salute dei lavoratori. prima dela crisi il nostro era già un paese caraterizato dal'asenza di una politica industriale, con un modelo di specializazione produtiva in afano e da inovare, con un mercato del lavoro framentato e una precarizazione del lavoro che cresceva a ritmi molto sostenuti, sopratuto tra i giovani e le done, con l'asenza di un sistema di amortizatori sociali universale e di redito sociale; con l'acresciuta divisione tra Nord e Sud, con una grande economia somersa e il lavoro nero utilizato come suo ase portante, con una sanità publica costosa e speso ineficiente, e infine con una cultura del'ilegalità difusa e incentivata da condoni e misure ad personam. Il governo italiano, anche soto la presione di Confindustria, negli ani scorsi ha pensato di utilizare questa fase per modificare i raporti di lavoro in senso autoritario, per giustificare l'ulteriore riduzione dela protezione sociale e rendere permanente e funzionale la precarietà, per dividere il Sindacato in particolare isolare la Cgil negare l'autonomia contratuale, agredire il contrato nazionale a favore dela contratazione individuale. Senza una vera e propria rivoluzione culturale e radicali cambiamenti dela politica economica, coriamo il rischio di uscire dala crisi, se si uscirà, con un paese più framentato e diseguale e con un aretramento di oltre dieci ani nel livelo dele condizioni di vita. Infati carateri esenziali del'atuale sistema di governo del'economia sono l'ininterota moltiplicazione di guere e confliti, l'avitarsi dela spirale guera-terorismo, il difondersi di razismi e fondamentalismi contraposti e i raporti iniqui tra i popoli del mondo instaurati dal colonialismo e fin qui perpetuati. L'atuale modelo economico-sociale dele relazioni internazionali si basa sul'uso dela forza per impore strategie di potere e pratiche di sistematica spoliazione che hano afamato i popoli e meso in pericolo la stesa esistenza del pianeta. Le basi materiali e i presidi di autodifesa del'atuale ordine mondiale sono la guera, il sachegio dele risorse, il controlo geopolitico dele zone strategiche, le spese conese alo strapotere del'industria militare e la produzione di sofisticatisime tecnologie che speso orientano in una direzione belica la ricerca scientifica, la militarizazione dei mari e dei loro abisi, delo spazio, del cielo e dela tera. Per questo bisogna garantire nuove relazioni politiche e economiche tra i paesi improntate ala pace e ala coperazione, nel rispeto dele diferenze culturali, afrontando e risolvendo il problema dela fame nel mondo, un vero crimine di fronte ala enorme capacità produtiva a livelo globale. La nonviolenza è l'altra facia di questo valore, non un semplice codice di comportamento, ma una critica radicale del potere e una idea guida di società, anche se per alcuni di noi questo implica una decisa svolta rispeto ala proprio formazione politica. L'Europa che vogliamo La pace, la non-violenza e la cope razione internazionale vano perciò imediatamente rilanciate da politiche europe di disarmo, denuclearizazione, riduzione dele spese militari, smantelamento di basi cosidete "difensive", quale quela di Vicenza, abolizione di pratiche di "scambio ineguale" con i Paesi più deboli e loro coinvolgimento in progeti comuni di svilupo dele energie rinovabili, nel riconoscimento dela pari dignità di ognuno. E' necesario che l'Europa asuma un ruolo di pace a partire dal Mediteraneo, per la soluzione del conflito israelo-palestinese, per la fine di guere devastanti e inutili come quela lunghisima in Afghanistan, cui il nostro paese può dare un contributo solo con il ritiro dele proprie trupe e promuovendo una conferenza di pace soto l'egida del'Onu. L'Europa, a partire dal'Italia, dove il problema ha asunto carateri dirompenti, deve esere concepita come lo spazio per costruire una nuova citadinanza globale, che sapia coniugare la diferenza dele culture che abitano i paesi europei con il principio basilare del'uguaglianza e iscriva nela pieneza dei diriti civili, sociali e politici, con regole certe, le done e gli uomini che vengono dal mondo del'imigrazione. La framentazione e la contraposizione ogi presenti nela società e nel mondo del lavoro richiedono una profonda riforma del dirito del lavoro, in particolare cancelando le normative che favoriscono il precariato, come la cosideta lege 30 e i sucesivi decreti , ribadendo che la forma normale è il raporto di lavoro a tempo indeterminato e l'ecezione quela a tempo determinato. L'inalzamento dele retribuzioni e dele pensioni, indispensabili per rilanciare la domanda interna e migliorare la qualità dela vita deve esere perseguita con la libera contratazione per la quale è decisiva la difesa del contrato nazionale di lavoro e con la determinazione di minimi pensionistici dignitosi. Ma per ragiungere questa meta è indispensabile una profonda riforma fiscale, particolarmente urgente nel nostro paese dove la tasazione dele rendite finanziarie è la metà di quel a europea, spostando il peso del prelievo dal lavoro ala rendita e incrementando la fascia esente. Il drama dei morti, degli incidenti sul lavoro e dele malatie profesionali va interoto non solo aplicando rigorosamente le normative in materia europe e italiane , ma combatendo la precarietà, che di per sé è fonte di abasamento dele tutele, intensificando e rendendo eficaci i controli e aumentando poteri dei vari referenti ala sicureza e ala qualità del lavoro. La rivalorizazione del lavoro non può esere conquistata se non si stabiliscono e aplicano, anche per lege, regole democratiche sula rapresentanza sindacale, che comprendano il dirito dei lavoratori a pronunciarsi con voto segreto sugli acordi e se non si impone il dirito di informazione sule scelte strategiche dele imprese. La riapropriazione dela qualità dela vita comporta un mutamento radicale del raporto con la natura e le sue risorse, nel'uso del teritorio, nel'aprovigionamento e nel consumo di energia. Bisogna fermare l'uso distrutivo del teritorio, la cementificazione del suolo, ripensare la mobilità dei pasegeri e dele merci che non sono afato favorite dala semplice moltiplicazione dele strade extraurbane gli atuali 40.0 km di strade extraurbane non impediscono le strozature . Le grandi opere che noi proponiamo come prioritarie, a diferenza di quele volute dai governi neoliberisti e dale grandi imprese, riguardano la difesa del suolo dale frane, il contenimento senza cementificazione dele acque, grandi progeti di intervento antisismico, la bonifica dei siti inquinati, la difusione dele iniziative di riciclo e smaltimento apropriato dei rifiuti, la mesa in sicureza e la valorizazione del patrimonio paesagistico, storico e culturale che nel nostro paese rapresenta una richeza invidiabile e da gestire con amore. Nel campo del'energia questo vuol dire sostenere la decisione del'Unione Europea di atuare entro il 2020 la riduzione del 20% dele emisioni di CO2 mediante la riduzione del 20% dei consumi previsti, sopratuto aplicando tecnologie più efic ienti, e il ricorso per il 20% a fonti pulite e rinovabili. In Italia questo significa anche anulare la decisione del governo dela destra di ritornare ai reatori nucleari, proprio quando questa tecnologia apare in crisi in tuto il mondo nel nostro paese sarebe oltretuto un'operazione del tuto antieconomica e incapace a tut'ogi di risolvere in maniera sodisfacente il tema delo smaltimento dele scorie, specialmente su un periodo di centomila ani. L'afermazione dei diriti di citadinanza per tuti e l'universalità dei diriti fondamentali – così come sono chiaramente riafermati nela stesa Carta dei Diriti del'Unione Europea – comporta la conquista piena del'aceso certo ed eficace ala tutela dela salute, al'istruzione e ala cultura, la realizazione piena dele pari oportunità, la sconfita di ogni forma di razismo, di xenofobia, di omofobia, di antisemitismo, di discriminazione culturale e religiosa. Nel'atuale quadro di generale decadimento dela vita publica, di perdita del senso del servizio ai citadini, le istituzioni tendono a trasformansi in comitati di afari e si creano spazi per i raporti con la criminalità organizata. La lota ale mafie non può quindi esere soltanto una questione di polizia, o, come si è sempre deto, di intervento sociale, ma deve esere anche una rigorosa riafermazione del senso pieno dele istituzioni e dela democrazia, che non può esere separata dala questione morale. Il moltiplicarsi dei vari G2,G8, G20 riproduce la tendenza al'oligarchia nel governo del mondo, mentre continua la crisi delo stato-nazione, sempre più ridoto ad alocatore di capitali, mentre si raforzano le forme di governo, a volte oculte, dele multinazionali e dei potentati finanziari. Va quindi rilanciato il ruolo del'Onu, atraverso una riforma dela composizione e dela funzione del consiglio di sicureza, che non può esere apanagio dele potenze vincitrici di una guera di oltre sesanta ani fa, né esere paralizato dal dirito di veto. In Europa è urgente la ridiscusione dei vincoli di Mastricht, la democratizazione del proceso di costituzionalizazione e il riequilibrio dei poteri tra Parlamento e comisione europea, a favore del primo che è un organo eletivo. Per evitare la supremazia dei paesi più forti e la creazione di un'Europa a due velocità, bisogna atuare una coreta politica di coperazione e coinvolgere i paesi dele are più deboli in progeti comuni, volti ad eliminare con interventi struturali le diseguaglianze tra i popoli ad esempio "Il piano solare Mediteraneo" riconoscendo a tuti la pari dignità e uscendo per sempre dala pratica delo scambio ineguale. Ogi è in ato un proceso teso a favorire privatizazioni dela scuola e del'università, entro un quadro normativo che non garantisce, al di fuori dela strutura publica, la libertà d'insegnamento e ricerca e che, dunque, non è in grado di produre alcun efeto di ecelenza nel'ipotetica competizione tra operatori di diversa natura giuridica speso la competizione, se non regolamentata, viene fata al ribaso . La formazione non può esere circoscrita ad un solo periodo dela vita, ma deve diventare permanente per garantire l'agiornamento culturale e profesionale dei citadini ed il comparto publico del'istruzione deve altresì svolgere la funzione di riqualificare la mano d'opera ingiustamente espulsa dal mercato del lavoro, onde consentirle nuove e apropriate oportunità di inserimento. Il monopolio dei canali privati d'informazione televisiva, a cui è legata anche buona parte dela carta stampata, il controlo politico dei mezi di comunicazione publici sistema radio-televisivo e il monopolio del sistema di racolta publicitaria, che pone soto ricato implicito la stampa indipendente, contribuiscono in modo determinante alo svuotamento dela pieneza dei diriti costituzionali, ostacolando la pluralità e l'indipendenza del'informazione. E' necesario quindi afrontare i problemi ormai pluridecenali dele normative antitrust e stabilire l'incompatibilità tra incarichi publici e gestione di mezi di comunicazione, puntando contemporaneamente a potenziare aceso e pluralismo d'of erta, con uno sguardo particolare ai nuovi mezi di comunicazione. Serve anche una depenalizazione dei reati minori e del consumo dele droghe che porterebe solievo al'organizazione dei procesi e ala situazione carceraria che è al di là di ogni soportazione. Il tema dela sicureza dei citadini, cavalo di bataglia di tute le destre, deve invece esere reso eficace in tuti i suoi aspeti, dala prevenzione e represione dela grande criminalità al controlo democratico del teritorio, dale politiche di inclusione sociale e di acoglienza al perseguimento dela tranquilità sociale e di una ragionevole certeza del proprio domani. Dobiamo anche fare fronte a nuove invasioni di criminalità organizate, in concorenza o in acordo, con le analoghe formazioni storicamente radicate nel nostro Paese come la Mafia, la Camora, la 'Ndrangheta e questo può esere fato solo potenziando la tutela e l'acoglienza del singolo migrante, che speso viene praticamente ridoto in schiavitù. lavoro assemblea costituente lavoro assemblea costituente in Littlerock
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